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QUEI GIOVANI CHE NUOTAVANO CONTROCORRENTE. LA RESISTENZA E I PARTIGIANI NELLE MEMORIE DI RAIMONDO LURAGHI

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Raimondo Luraghi. Fotografato da Roberto Coaloa. Torino. Marzo 2005. Quest’anno ricorre il centenario della nascita del grande storico Raimondo Luraghi. In occasione del 25 aprile, ripropongo la mia recensione - Quei giovani che nuotavano controcorrente - pubblicata sulle pagine culturali de Il Sole-24Ore, Domenica 20 marzo 2005, in occasione dell’uscita del volume Eravamo partigiani. Ricordi del tempo di guerra (Bur Milano 2005). Tra il 2004 e il 2005, grazie a Riccardo Chiaberge, direttore dell’inserto domenicale del Sole, scrissi diversi pezzi sulla Resistenza e intervistai, in varie occasioni, i protagonisti della Seconda guerra mondiale, dai partigiani ai militari di Salò. Ogni volta, registravo le interviste e scattavo delle foto in bianco e nero o a colori. Sempre in pellicola. Così, anche in occasione della recensione al volume di Luraghi, andai a Torino per raccogliere qualche informazione in più direttamente dallo storico, che era anche un maestro per me e, tra le altre...

RICORDO DI GIOVANNI GASTEL 1955-2021

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  Giovanni Gastel Di Roberto Coaloa Gastel a Mosca. Febbraio 2017 Febbraio 2017. A Mosca va di scena la mostra «I canoni della bellezza» di Giovanni Gastel. L’esposizione delle fotografie è al Centro di fotografia Fratelli Lumière. Non si è mai vista così tanta gente! È l’anno del centenario della Rivoluzione, ma qui a Mosca si festeggia un fotografo italiano. Indimenticabile! Nel 2016, Giovanni Gastel, vincendo la timidezza, aveva pubblicato per Mondadori il volume «Un eterno istante. La mia vita». Nel libro la fotografia è amore, la vita una fatica. Scrive: «La fotografia è sempre un atto di seduzione, deve esserlo. È l’essenza delle persone e delle cose che ti deve sedurre, persone e cose che devi disperatamente in quell’attimo amare e a tua volta sedurre. Le quali, anche lasciandoti per sempre, per sempre ti ameranno da quella nuova dimensione che hai inventato per loro». Giovanni Gastel, da vero artista, non faceva scatti, ma vere fotografie. Negli ultimi vent’anni, durant...

ALLA RICERCA DEL FOTOGRAFO FRANCESCO NEGRI (1841-1924)

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  Il mistero di un fotografo Di Roberto Coaloa   Francesco Negri è stato uno dei più importanti pionieri della fotografia, inventore del teleobiettivo. La prima prova documentata di fotografia realizzata col teleobiettivo è del 25 aprile 1892, Veduta di Casale dalla collina di S. Anna . Altre immagini della città sono documentate nello stesso periodo, come una Veduta con fornaci in primo piano . Del 30 giugno 1893, la bellissima telefotografia Casale Monferrato: veduta dalla collina della Pastrona . Nel 1894 l’apparecchio fu perfezionato e brevettato a Milano dall’ottico Francesco Koristka, proprietario di una ditta di microscopi e strumenti di precisione. Nel 1896 il teleobiettivo Negri-Koristka a fuochi variabili fu messo in produzione e nel 1898 i due presentarono l’apparecchio al Primo Congresso fotografico italiano di Torino, trovando subito applicazione sia nelle scienze topografiche sia in ambito militare. Nato il 18 dicembre 1841, a Tromello in Lomellina (pae...

DUE PAROLE SULLA FOTOGRAFIA ANALOGICA

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Due parole sulla fotografia analogica Di Roberto Coaloa   È il mio fotografare in analogico, quasi una rapida e sorprendente organizzazione della realtà, una catalizzazione della realtà oggettiva in realtà fotografica: quasi che tutto quello su cui il mio occhio-obiettivo si posa, obbedisca proprio in quel momento, né prima né dopo, per istantanea attrazione, al mio sentimento da flâneur ammirato, alla mia volontà e - in definitiva - al mio stile, che intende la fotografia e il ritratto nel classico bianco e nero come corrispondenza di anime. Due anime: quella del fotografo e quella del soggetto fotografato. Là, dove le nostre ali si toccano, i nostri cuori si danno del tu! La fotografia analogica, in bianco e nero, è parte integrante del modo con cui lo storico e flâneur vede e rappresenta il mondo. Quando fotografo, alla fine, sono sempre uno storico, anche quando sono in un bosco o in un elegante set cinematografico. La fotografia analogica non permette trucchi, abbell...